Archive for 08/09/2019

Mì…..

08/09/2019

e così te ne sei andata….

…..all’improvviso….

……stop, chiuso, finito ….

…..andata….

…..portandoti via le nostre voci, i nostri sguardi, i nostri contrastanti pensieri, le nostre discusse posizioni, le nostre parole che rimbalzavano da sempre come in un lungo interminabile duello a ping pong….

…..era quello il nostro modo….

……e tutto d’un tratto il silenzio….

………….la tua voce mi risuona nella mente….

e basta!….

lasciami stare!….

adesso la devi smettere!….

………..

………ti voglio bene… anch’io, ti amo di un bene infinito…..

………….progetti insoluti, promesse mancate, parole nel vuoto….

………..carezze sospese….

……..e quel bacio…..

……..quanto era irritante la tua pretesa ad ogni incontro notturno…

……dammi un bacio…. te l’ho appena dato!…

………dammene un altro…. che palle che sei….

………..e tu che ridi, ed io che rido, e poi vinci tu e te ne prendi irrimediabilmente un altro….

……….ne prendi prepotentemente un altro….

….sempre!….

………..Pallì….

………e io capivo e sbuffavo….

……..che vogliamo mangiare… e poi non era mai quello….

………..te ne sei andata la mano nella mia mano…. il tuo corpo scosso da una mano potente che ha strappato via il tuo alito vitale ed io l’ho visto andare via…..

……ed io ti ho vista andare via: io e te, sole quasi fino all’ultimo momento….

…….un istante e sei andata via….

………..un istante ed ho chiesto aiuto a chi ti ha amata tanto quanto me….

……..un istante e mi sono specchiata negli occhi commossi di chi ti amava tanto quanto me….

………un istante e sul tuo volto un sorriso sereno, appagato….

…hai incontrato il tuo uomo! sono certa che fosse lì ad aspettarti, è solo così che mi spiego il repentino disegnarsi sul tuo volto di quella pace tanto cercata e finalmente raggiunta!….

…….era lì il tuo uomo…

………..era lì mio padre….

…………le pantofole macchiate di colla, i jeans con la vernice e lo stucco, le maniche della camicia rigirate a tre quarti, lo sguardo sorridente che sbircia da sopra gli occhiali, la mano protesa verso te, pronto ad accoglierti per un giro di valzer….

……..ed io come da piccola  fermavo i miei giochi per guardarvi ballare, io in quel momento ho fermato il cuore e ti ho guardata andare…..

….era lì e gli sei andata incontro e ci hai lasciato la serenità sul tuo volto che ha cancellato tutte le sofferenze di quegli ultimi giorni….

….di quegli ultimi istanti…..

……..e adesso? ……….

e adesso chi riuscirà a rivoltare la mia anima come un calzino permettendole di sviscerare i più reconditi anfratti?

adesso chi penetrerà mio malgrado la mia anima?…….

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La Casa…..

01/09/2019

montalbinoche poi quando ci stai in un posto non ti accorgi di niente, mentre quando sai che non ci tornerai più, che lo stai lasciando, allora lo guardi come quando ci sei arrivata la prima volta, solo che gli occhi sono diversi….

e pure il cuore è diverso…..

quando arrivi scopri tutti gli angoli, quelli belli e quelli brutti…

un po’ ti incantano, un po’ ti innamorano…

un po’ ti disturbano…

poi te li dimentichi, tutti, indifferentemente, ed è come se stessero lì nascosti e non si facessero più vedere….

o forse sei tu che sapendo che li puoi guardare ogni volta che ne hai voglia non ci fermi più lo sguardo…

e poi ad un tratto loro, anche se non l’hai detto ancora a nessuno, loro se ne accorgono, lo sentono che li stai per lasciare, ed è come se ti chiamassero, come se ti chiedessero di accarezzarli ancora una volta….. ….per l’ultima volta…

uno ad uno, all’improvviso, catturano i tuo occhi e contemporaneamente, proprio in quel punto, sotto il balconcino con le piante grasse pendenti, vedi anche tua figlia alle prese con le prime uscite da sola mentre il tuo cuore impazza finché non sai che è giunta a destinazione….

e nella piazza improvvisamente c’è una folla di bici e di spettatori e tu sei lì, sotto il sole cocente, insieme ad una schiera di adulti supervisori e di bambini d’ogni età, e ti imbarchi in una passeggiata a sei ruote, e  fra uno sguardo alla strada ed uno ai tuoi figli-compagni, ti godi le campagne dei dintorni…..

per non parlare delle risate e dei gridolini dei bimbi sotto scuola….

anche adesso che è chiusa, la scuola porta sempre in sé il corale grido festante che annuncia l’ultima campanella dell’anno o quella dell’inizio delle vacanze….

lo custodisce per restituirlo ai nuovi bambini il prossimo anno….

ed io pensavo sempre che l’avrei risentito ancora….

e restano sempre tutti lì anche i genitori e i bimbi che si incamminano verso l’uscita e che col loro vociare mi dicono che è ora di pensare che bisogna mangiare ….

restano tutti lì anche se l’anno dopo non saranno più gli stessi….

ma saranno sempre quelli i passi, sempre quelle le voci, sempre quelli i colori….

….ed io pensavo sempre che li avrei rivisti ancora…..

e che dire di loro, le montagne…..

quelle che col mutare delle loro ombre e dei loro colori segnano il passare delle ore…

quelle che scompaiono di notte lasciando in loro vece, rigide come un foglio di masonite nera, solo le proprie sagome, per riapparire al dissiparsi dei colori del buio, seguendo il ritmo della danza della luce, fino a riappropriarsi del tutto della propria tridimensionalità per dar sfogo a un nuovo gioco di nuovi colori nel nuovo giorno appena sorto…. ed io restavo sveglia fino al loro riapparire e quelle volte che gli occhi mi si chiudevano pensavo che domani e poi dopodomani e poi sempre sarebbe nato  un nuovo giorno che mi avrebbe emozionato ancora e poi ancora e poi sempre….

e poi ci sei tu, col tuo pungente manto verde, impropriamente velluto allo sguardo, le dolci pieghe che regalano sfumature di verde irripetibili da un pennello…

 

tu, parete di rimbalzo talvolta di fastidiose monotone voci cantilenanti, talaltra di gioiosi rintocchi di campane festanti…

tu, in cui il mio sguardo ha ritrovato il mondo dopo essermi persa in pensieri di altri mondi, di altri luoghi, di altri volti, di altre voci….

….ed io mai avrei pensato di non poter più immaginare di passare il palmo della mia mano sui tuoi pendii né di non poterti più percorrere in improvvise passeggiate primaverili….

e invece d’un tratto un tonfo al cuore….

…..ed ho iniziato lentamente, giorno dopo giorno, per lunghi interminabili mesi, a portar via gli oggetti e contemporaneamente a fare spazio nel mio cuore per conservarci tutte le voci, le risate, i pianti, le litigate, le corse, i giochi, dei miei figli che crescevano ed anche quelle dei piccoli amici che ti hanno vissuta, che mi hanno dato la voglia di essere, che mi hanno aiutata a crescere, ad essere quella che sono e che amo essere, e tutte le risate con gli amici e i loro sguardi, le loro parole, le loro voci,

…..e le discussioni e le chiacchiere con i miei vicini….

e adesso sono tutti qui, nel mio cuore, nella mia anima, nella mia mente…. 

e pensare che ero convinta di avere una casa ed una Casa, e che tu fossi la casa….

e invece oggi scopro che di Case ce ne possono essere più d’una, perché è Casa ogni posto in cui lasci un pezzetto di cuore….

e oggi scopro di lasciarne un pezzo anche qui….

oggi scopro che per me sei Casa anche tu….

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