Archive for 30/08/2017

ma’ sta’ senza pensieri…..

30/08/2017

e poi li vedi andar via, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, praticamente quasi da subito….

inizia pian piano e quasi non te ne rendi conto….

l’amichetto del cuore, i segreti che si confidano tra racconti sussurrati e risatine sommesse e gli improvvisi seri silenzi se entri…..

e poi le telefonate a porte chiuse anche se fa caldo, o fuori il balcone anche se piove…..

occhi gonfi e rossi per un pianto volutamente non raccontato né condiviso…. le tue braccia non bastano più per consolare torti subiti né paure sommerse…..

…scatti di rabbia che improvvisamente lasciano il posto a scoppi di risate se arriva l’amica giusta…..

il ragazzino che non corrisponde, l’amichetta che ha tradito il suo segreto…..

e gli scherzi telefonici in combutta con gli altri ma a te rigorosamente celati…. anche io li ho fatti, so bene cosa sta succedendo, ma ti reggo il gioco e faccio finta di niente…..

il bisogno di uscire che aumenta, i ritardi nei rientri, i sabato sera, un tuffo con gli amici, e poi i filoni annunciati e quelli non detti, e le corse per prendere il solito treno per non farsi scoprire…..

ma’ vado a suonare, c’è la festa da luca e stanotte dormiamo da lui…. sta’ senza pensieri…..

non torno oggi, restiamo anche domani, anzi no, forse altri due giorni, una grigliata improvvisa al chiaro di luna sulla spiaggia tutti attorno al falò…..  ti faccio sapere,  ma’ sta’  senza pensieri…..

e … non vengo per pranzo e farò tardi stasera, non aspettarmi per cena….

stanotte sto fuori poi ti faccio sapere se torno domani…. ma’ sta’ senza pensieri….

ma’, non c’era  campo, non potevo chiamarti, ma tu perché stai in pensiero.? tanto se succede qualcosa ti chiamano, no? impara a stare senza pensieri! e tu resti lì e… cavolo ma in cinque giorni dieci di voi … ma sti telefoni che li tenete a fare? ….. vabbé ma che lo dico a fare?… ormai sto senza pensieri!….

e tu li accompagni sempre e da sempre con l’auto o col pensiero ad andar nella vita, lontani da te, perché è giusto così, e li vedi andar via e i ritorni sono sempre più brevi finché sono attimi, attimi rubati per caso o per sbaglio o perché gliel’hai chiesto in preda a un bisogno scappato al controllo….

e poi quella chiamata… sapevi sarebbe arrivato il momento ma pesa…… pesa pesante!….. ma è giusto ed è giunto il momento…. ma’ ho deciso, non torno più lì, qua ci sto bene, ci resto per sempre, ti chiamo se posso, sta’ senza pensieri….

ecco, sono andati, sapevi sarebbe successo e tu immaginavi di tornare dal treno dove li hai accompagnati e visti da fuori seduti e già presi da altri pensieri, mano nella mano, o meglio abbracciati, per andare incontro al nuovo domani senza appendici ma insieme, ma guardi ai tuoi lati e non c’è nessuno, e pensi un momento al tuo esser lì sola con un po’ di tristezza e un poco di rabbia, ma non per il loro andare, piuttosto per il tuo restare….

e ti senti dire ho solo me……

ci pensi e felice per loro sorridi, comprendi, ho solo me, è questa la forza, è questo il futuro, reagisci, sei sola e questo ti basta, e ingrani la marcia e cominci ad andare pur senza una meta……

e scoprire qual è, è il tuo pensiero…….

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BUONGIORNO MONDOOOOOO!!!!

30/08/2017

Oh!!! finalmente!!!

dopo un mese di agonia per gli spostamenti verso destra e verso sinistra, anzi no, verso Sud e verso Nord, la linea ferroviaria non solo è stata riaperta, ma ripristinata in tutta la sua lunghezza, tratto Torre Annunziata/Santa Maria la Bruna compreso! e noi malfidati che, considerati i trascorsi, temevamo di dover attendere il solito tempo indeterminato….

e, magia, hanno addirittura concluso i secolari lavori del 4° binario (che ormai non esiste più perché ce ne sono solo due, ma va bene così, basta che funzionino!) di Piazza Garibaldi! questa davvero è una sorpresa graditissima!

ore 6.00, sono a Napoli e, ripristinato il binario, non devo litigare col personale messo a far da barriera all’ascensore pubblico (?!?) per accedere al piano superiore…

eh si, una volta mi hanno addirittura chiesto un certificato medico che attestasse il mio dolore al ginocchio per farmi passare, altrimenti avrei dovuto utilizzare obbligatoriamente le scale… mi lasciarono passare quando gli risposi che non avrei mosso obiezioni se mi avessero portato in braccio …. :mrgreen:

bene, salgo comodamente con la scala mobile, che goduria! ….

mi avvio tranquillamente alla metro, ma i venti minuti d’attesa sono infiniti ed infernali: giornata torrida, alle 5.00 stamattina il termometro digitale sotto casa segnava 28 gradi…. 28 gradi alle 5.00 di mattina!!! e giù, sui binari della metro, se ne sentiranno almeno 35!!! … 

per fortuna la metro è preceduta da una ventata che quasi quasi rischi una bronchite, ma stamattina è la manna scesa dal cielo!….

il treno si ferma, non c’è molta gente, a quest’ora mi risparmio l’arrembaggio ai vagoni per conquistare il posto,e qualche sedile resta addirittura vuoto….

è per questo che scelgo di uscire alle 5.00 di mattina ;-) ….

il treno parte, arrivo finalmente alla mia fermata, scendo e mi dirigo all’ascensore…..

odio gli ascensori delle metropolitane, fa un caldo tremendo, sembra di non arrivare mai, e la gente si infila fino a farlo scoppiare, ma se sforzo il ginocchio anche per pochi scalini ne pago le conseguenze per tutta la giornata, quindi generalmente faccio prima sfollare e poi salgo… secondo valido motivo per uscire così presto la mattina!…..

sono stranamente la prima e chiamo l’ascensore, ma sopraggiunge un tipo cui credo abbiano vietato, da piccolo, di chiamare l’ascensore, perché decide che la mia chiamata non è sufficiente ed inizia a schiacciare ripetutamente i bottoni di entrambi gli ascensori, e quando gli faccio notare che le spie sono già rosse mi risponde con un convinto “è meglio richiamare” e continua la sua frenetica attività….. vabbé…..

alle 6.00 di mattina la metro è frequentata da gente che va a lavorare, non da turisti né da utenti occasionali …. se sei un utente abituale della metro SAI che quando gli ascensori arrivano al piano i led si spengono giusto quel paio di secondi prima che si aprano le porte…. non puoi non averlo capito….

….. succede ovviamente anche stamattina e il tipo di prima, quello del bottone, inizia ad inveire contro il malfunzionamento delle strutture, la gestione dell’ANM, la manutenzione dell’ascensore, ed in pochi secondi tutti i demoni dell’inferno e i santi del paradiso sono da lui invitati proprio lì a scazzottarsi per bene finché non si aprono le porte….  

mentre io cerco invano di rassicurarlo dicendogli “adesso si apre” , una donna dietro di me mi fa “signò, è arrivàta!” e comincia ad avanzare fin quasi a camminarmi addosso…. io, entrando, le rispondo “eh…”, a intendere “ho visto, dammi il tempo di entrare” e lei, stizzita, mi dice ” signò… io non vi volevo spingere ma solo dirvi che era arrivata” ed io ” ed io STAVO entrando”… “signò… ma vuje nun tenite nient ‘a fà?”… le sorrido “si che ho da fare, ma l’ascensore ha i suoi tempi e non è che se voi fate così accelera, tanto vale aspettare con calma”, sperando che la cosa sia finita, ma lei sentenzia convinta “ennò! signò, oggi… s’adda fà… accussì!” … “è sbagliato…” le rispondo sorridendole… lei non gradisce, è impaziente, fa un grugnito e appena la porta si apre si precipita a correre come una forsennata….

la guardo andar via chiedendomi se sia cosciente del suo stato, ma giusto pochi secondi, perché mi rituffo nel pensiero della frescura collinare che immagino mi aspetti un piano più su, esco dalla stazione, ma con gran delusione scopro che fa un gran caldo anche lì….

è presto, decido di godermi almeno il silenzio, trovo una panchina e inizio a scrivere, ma ben presto comprendo che i Vomeresi ormai sono rientrati e che la pace estiva che ha fatto sì che chi restasse in città potesse sentirsi in vacanza è bella che finita…

non c’è proprio traffico, né folla pedonale, ma il movimento e il rumore di fondo trasformano in miraggio anche il silenzio…..

BUONGIORNO, MONDOOOOOOO!!!

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GLI AMANTI

26/08/2017

Quella sera Lei era sola, come da un po’ spesso accadeva……

…..chiuse il portatile ed automaticamente, come sempre, alzò lo sguardo e iniziò a contemplare la riproduzione de “Gli Amanti” di Magritte che era sulla parete di fronte, proprio sopra il loro letto, da quando Lui gliel’aveva regalata, un giorno lontano nel loro tempo e nel suo credo.

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“Tra mille volti di donne coperti e i miei occhi bendati il mio cuore saprebbe trovarti”.

Così diceva il bigliettino che accompagnava la riproduzione e Lei si era persa in Lui.

Lei tanto amava quell’immagine, tanto ne era turbata: Lei sapeva cosa c’era sotto il suo velo, era certa di sé stessa e di quel che diceva…

                                                                 Lei ERA!

… così come credeva di sapere anche ciò che c’era sotto l’altro velo, ma sapeva anche che il mondo è abitato da alcuni che SONO, da altri che APPAIONO, e da altri ancora che si raccontano di Essere perché non si fanno troppe domande finché non si trovano di fronte a LA prova.

Spesso chi APPARE è talmente ben mascherato da sembrare che SIA…

e così sembra finché non si forma una crepa: è lì il bivio di chi crede di ESSERE:

scegliere di non vedere la crepa e scoprire in realtà di APPARIRE, oppure, per non disconoscersi e confermare di ESSERE, pur nel timore di ciò che può vedere, pur nell’orrore di quel che può soffrire, pur nella coscienza di ciò che può accadere, guardare attraverso la crepa?

 

L’esitazione durò solo un attimo, anche se quell’attimo era durato fin troppo a lungo….

Lei sapeva chi era, Lei ERA!

… riaprì il computer e contemporaneamente rialzò gli occhi verso gli Amanti e subito dopo andò a guardare la crepa e alzò il velo, e scoprì che era solo una forma

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e Lui sparì nel nulla…

 

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