Solitudine


A volte capita che ci si senta sole, pur stando in compagnia di una moltitudine chiassosa….. ma che non si abbia più forza o voglia per nulla…. e che si abbia la sensazione di vivere dentro un’eterna sconfinata burla, quasi un film che si guarda con distacco dal di fuori perché non se ne sente l’appartenenza…..
ed è allora che si desidera, si ha bisogno di uno spazio, un qualunque piccolo spazio segreto, un anfratto di solitudine nel quale rifugiarsi per piangere o ridere con totale abbandono e disinibizione, con la certezza di non incontrare alcuno sguardo inquisitore, alcun giudizio proferito con spietata fredda superiorità distaccata….. ma una solitudine non trincerata, nella quale lasciare comunque aperti degli spiragli dai quali uscire e rientrare, andare e tornare, e poter scegliere chi incontrare……
e se capita che chi si sceglie di incontrare non sa, o non comprende, o non vuole, o non può accettare di essere “il/la prescelto/a”? be’, allora non resta che approfittare di qualche istante fugace che ci si deve far bastare tutto il tempo necessario fino alla “prossima volta”……
ma quando il dolore è lacerante e la disperazione pressante sarebbe bello riuscire a  liberarsi di tutto ciò che è superfluo…… e di tutto ciò che se non si può avere come si vorrebbe  fa ancora più male….. ed è proprio quello il momento in cui si rischia di abbandonare, con dolore, con sofferenza, ma paradossalmente per sentire meno dolore……
ed è proprio quello il momento in cui si vorrebbe fuggire, ma non si può venir meno alla realtà e bisogna restare…….

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