Undici minuti – Paulo Coelho

uhm…….. avevo spesso sentito elogiare Paulo Coelho, ma non mi ero mai avvicinata alla sua produzione. Poi, un giorno, alla ricerca di qualcosa da leggere, lo sguardo è caduto su un suo testo, Brida, probabilmente arrivatomi in una delle tante spedizioni del Club degli Editori cui avevo dimenticato di inviare lo stop, lasciato sul comodino per diversi anni: ne sono stata talmente presa da leggerlo in un paio di giorni e da indurmi alla lettura di altri suoi testi, nella speranza di provare nuovamente quel qualcosa di magico che mi aveva regalato il primo. Ho scoperto di avere anche L’Alchimista, la cui lettura, però, non mi ha lasciato praticamente nulla: è mia abitudine, quando leggo, avere sempre a portata di mano un quaderno su cui appuntare frasi o parti che mi colpiscono in modo particolare, e generalmente appunto sempre qualcosa, ma dell’ Alchimista, riguardando il quaderno, ho scoperto di aver copiato si e no un paio di frasi….. ma ho insistito, perché sono caparbia :D , e grazie ad un’amica, Adele, ho potuto leggere anche Undici minuti…… che dire….. un libro “strano”….. in effetti, se riguardo il mio quaderno, di frasi, anzi parti, ne ho copiate in abbondanza, ma non so, non è scoccata quella scintilla che ti fa desiderare che il libro non finisca….. ho deciso comunque di copiarne qui qualche brano che mi ha colpito più degli altri


“…Stiamo lasciando morire una delle cose più importanti della vita. Avevo bisogno di essere salvata da lui, avevo bisogno di salvare lui, ma non mi ha lasciato scelta…”


“Chi era quell’artista con cui aveva trascorso solo alcune ore…che non l’aveva neppure sfiorata, che non aveva tentato di sedurla?… Per quale motivo il suo cuore stava inviandole segnali di allarme? Perché lei pensava che il pittore sentisse la stessa cosa…. Perché pensava a lui? Penso a lui perché sono riuscita  a parlare” …


“…aprì la borsa e scavò una penna che aveva comprato al supermercato. Qualsiasi cosa sarebbe servita. “Questa è per te. Quando l’ho acquistata, pensavo di utilizzarla per annotare qualche idea su come gestire un’azienda agricola. L’ho usata per ue giorni, lavorando fino a stancarmi. Conserva un po’ del mio sudore, della mia concentrazione e della mia volontà. e ora la consegno a te” Gli mise delicatamente la penna tra le mani: “Invece di comprarti un oggetto che a te piacerebbe avere, ti do qualcosa di mio, di veramente mio. Un regalo. Un segno di rispetto verso la persona che mi è davanti, a cui chiedo di comprendere quanto sia importante per me starle accanto. Ora questa persona possiede una piccola parte di me stessa, che le ho dato di mia spontanea volontà”
Ralf si alzò e si avvicinò alla libreria e tornò con un oggetto. Lo porse a Maria. “Questo è il vagone di un trenino elettrico che avevo da bambino. Ma non potevo giocarci da solo: mio padre diceva che era costoso, importato dagli Stati Uniti. Quindi dovevo aspettare che lui aveva voglia di montare le rotaie in mezzo alla stanza- spesso, però, passava le domeniche ascoltando brani di musica d’opera. E così il giocattolo è sopravvissuto alla mia infanzia, senza mai procurarmi alcuna gioia….. Si, avevo un trenino che non era io, con il quale non giocavo. Magari fosse andato distrutto come tutti gli altri giocattoli e di cui neppure mi ricordo! Perché la brama di distruggere fa parte del modo in cui un bambino scopre il mondo. Questo trenino intatto mi ricorda sempre una parte della mia infanzia che non ho vissuto, perché era troppo preziosa, o troppo faticosa per mio padre. O forse perché, ogni volta che montava il giocattolo, temeva di dimostrare il suo amore per me”


“Ho incontrato un uomo, e mi sono innamorata di lui. Ho lasciato che mi innamorassi per una semplice ragione: non mi aspetto nulla. So che fra tre mesi sarò lontana da questo posto, e lui sarà un ricordo, ma io non riuscivo più a sopportare di vivere senza amore. Ero arrivata al limite…. Non sono sicura che tornerà…. ma per la prima volta nella mia vita questo mi lascia indifferente. Mi basta amarlo, stare con lui nel pensiero e colorare questa bella città con i suoi passi, le sue parole, il suo aspetto. Quando lascerò questo paese, lui sarà un volto, un nome, il ricordo di un caminetto…. Tutto il resto che ho vissuto qui, tutti i momenti difficili che mi sono lasciata alle spalle, scompariranno al cospetto di questo ricordo….. Ho riflettuto a lungo…. Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano…. Generalmente, essi avvengono quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente….”

P.S. il mio approfondimento su Paulo Coelho continua…… si accettano suggerimenti!!!

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18 Risposte a Undici minuti – Paulo Coelho

  • avatar doni scrive:

    A me piace molto, ma la mia cara amica Marzia ( Marzia De Rosa o Peppe e Marzia, non mi ricordo con quale ti fece richiesta d’amicizia ) ne è innamorata …. con lei penso farai una bella chiacchierata, baciuzz <3

    • avatar admin scrive:

      io ancora non ho deciso: Brida è stata una rivelazione, mi ci sono letteralmente infilata dentro, mi è dispiaciuto molto trovarmi davanti la copertina del libro, avrei voluto non finisse mai, molto molto coinvolgente, e forse per questo mi aspettavo molto di più dagli altri due… sarò ben lieta di confrontarmi con Marzia (Peppe e Marzia :D )

      • avatar Peppe E Marzia scrive:

        Mia carissima Paola……
        Un gioco strano ci sta porgendo la vita, su un magnifico vassoio dipinto a mano (magari da Donatella), sul quale è rappresentato la più bella tavolozza di tutti i colori della vita. Mi spaventa….mi meraviglia …. mi rende felice….. eppure tutte queste emozioni sono tutte nella tavolozza dei colori. Solo chi possiede l’occhio dell’anima…sa leggerle senza parole.
        Coelho è da sempre uno dei miei maestri di vita….(il primo è stato Hesse). Coehlo però è la persona che sento accanto a me…avverto la sua presenza nella mia vita. Alla sua scuola di vita, ho la possibilità di confrontarmi ogni giorno con il mio quotidiano. Molte volte mi spaventa che la risposta che trovo, corrisponde esattamente a quello che sto vivendo in quel preciso giorno. Esagerazione? Troppo coivolgimento? Ti assicuro, carissima Paola, anch’io mi son detta a volte….”è una coincidenza” …. frase banale, quando razionalmente non puoi darti una spiegazione logica a quello che ti capita.
        Il mondo affascinate di Coelho è travolgente…caparbio ….ma soprattutto “guerriero” …. quel tal “guerriero della luce” che ben sa che la vita va affrontata, vissuta, amata, combattuta e …..vinta!!!! perchè non esiste la gioia di gustare la vita se essa stessa non passa per le lotte, lw sofferenze, le lacrime…..oh carissima Paola, come noi no? donne caparbie, che amano la vita sempre…nonostante tutto e tutti!!!!!
        In ” undici minuti” ci si ritrova benissimo …. quasi a dire …. ma Coelho mi conosce?
        Nonostante tutto, per iniziare un meraviglioso e affascinante viaggio con Coelho, vi invito al suo biglietto di ingresso di lettura: “il guerriero della luce” ………… il resto è tutto essere protagonista sempre …. dei suoi meravigliosi libri!
        E con “il cammino di Santiago” possiamo pensare tutti di incontrarci nella esperienza di fare tutti insieme….il percorso di Santiago de Compostela! Vi adoro.

        • avatar admin scrive:

          Marzia, è un vero piacere leggere una tale passione nelle tue parole….. e no, non trovo affatto eccessivo riconoscersi in un autore, né averlo come riferimento e Maestro di vita, forse perché anch’io riconosco come mio Maestro di vita un autore, R. Vecchioni, e non solo nelle sue “musico-poesie”, ma anche nei tanti interventi, lezioni universitarie, ecc, reperibili su internet che sono da esempio e sprone…. ascolterò il tuo suggerimento e leggerò “Il guerriero della luce” ed “Il cammino di Compostela” quanto prima….. Brida è stato uno dei più bei libri che io abbia mai letto, molto probabilmente perché ho sempre pensato che nell’incontro fra due persone ci sia sempre una “scintilla”, negativa o positiva che sia, che non dipende dall’istinto, ma è legata a qualcosa di inafferrabile, e da sempre ho sposato quella teoria che presuppone incontri precedenti, in altre vite, con “persone” (o forse meglio anime) che sono talmente forti da non poterle dimenticare e si portano dentro “vive” al punto da riconoscerle istintivamente anche se apparentemente non le si è mai incontrate; mi mancava però un “aggancio”, e Coelho me l’ha fornito in Brida…. non avrei mai voluto finisse, mi piacerebbe un seguito….. e forse non riesco ad apprezzare appieno gli altri due testi che ho letto in seguito perché ancora legata a quel testo, ancora concentrata in quell’atmosfera….. La lettura di “Undici minuti” non è stata “rivelatrice”, piuttosto di conferma, e sicuramente un bel libro, ma non mi ha coinvolta alla stessa maniera….. grazie per i suggerimenti :)

  • avatar doni scrive:

    Io purtroppo non ho molto tempo per leggere, ma ti ripeto a me piace moltissimo … Marzia domani mattina sicuramente ti risponderà … un bacio Paola e buonanotte, sono molto stanca stasera <3

    • avatar admin scrive:

      sarà un vero piacere :)
      del resto l’obiettivo primario è proprio quello di interagire, di scambiare opinioni :)

      • avatar Peppe E Marzia scrive:

        Questa conversazione è molto bella!
        Buongiorno Paola.
        In ogni libro di Coelho si trova … sempre…. una parte di se!
        Ed è questo il bello della diretta!
        E comunque è vero anche che il primo libro che si legge di Coelho , resta
        profondamente dentro, al punto che le altre letture, sembrano meno
        importanti.
        Ma ti assicuro che nel corso del tempo, ti vedrai coinvolta sempre di più.
        Si, ti consiglio di leggere gli altri di Coelho, magari alternandoti con
        qualche altro autore, altrimenti si rischia, come è successo a tanti altri
        miei amici, di abbandonare questo sentiero.

        Sono una grande appassionata di libri. Ne “posseggo” migliaia….. e più.
        Si … “posseggo” …. non sono possessiva, ma nel caso del libri miei,
        divento non solo possessiva, ma anche gelosa e intima. Sui mie libri
        nascono sempre dibattiti con la matita. =D

        Mi piacerebbe tanto incontrarci per un simpatico simposio di vita, quando
        avrai finito magari di leggere “Il cammino di Santiago”, …e magari, perchè
        no, nel corso del quale potremo pensare di farlo anche noi ……

        Approfitto di questo momento, per donare un pensiero alle vittime del treno diretto a Campostela.

        Grazie Paola e grazie Donatella di aver coivolta anche me, in questa
        bellissima conversazione.

        Un forte abbraccio!

        • avatar admin scrive:

          ciao Marzia.
          la mia “modalità” di lettrice è un po’ strana: ci sono periodi in cui ho un bisogno forsennato di leggere quanto più posso, quasi ne avessi sete, una sete indescrivibile, ed ho sempre a portata di mano una penna ed un quaderno per appuntare qualcosa: mi piacerebbe sottolineare, ma c’è una “mano fantasma” che mi ferma, nel rispetto del libro, che, quasi fosse sacro, deve rimanere assolutamente immacolato!….. in altri periodi, invece, sono totalmente lontana e sono presa da una sorta di meditazione, ed è come se non potessi mettere altro nella mente per non distrarmi, e guardo i libri in attesa di essere aperti….. anch’io ho un’innumerevole quantità di libri, ma non ne sento il “possesso”, non nel senso materiale: porto dentro i libri, come tutti gli oggetti che mi circondano, ho come sviluppato una sorta di distacco, e questo, anche se latente da tempo, si è manifestato in modo evidente dopo la morte di mio padre: non c’è posto migliore dove custodire ciò che si ama ed è importante del cuore….. ciò cui sono invece legata sono le parti che trascrivo, anche se non posso dire di averle organizzate in modo ordinato, spesso se cerco qualcosa, faccio fatica a rintracciarla….. ho “ereditato” questo bisogno di trascrivere ciò che sento più mio da mia nonna: scoprire tra le sue cose un quaderno dove aveva appuntato innumerevoli frasi tratte da diversi libri, soprattutto D’Annunzio, è stata una piacevolissima sorpresa e in qualche modo mi ha avvicinata a lei notevolmente, ed anche se questo cozza con quanto appena detto, quello è uno di quei pochissimi oggetti che conservo gelosamente…..
          non ho ancora iniziato, o meglio reperito, il Sentiero di Santiago, adesso sto leggendo “Mangia. prega, ama” di E. Gilbert, ma devo dire, almeno per il momento, non riesco ad entrarci….. si, anche per me sarebbe piacevole incontrarci: un’occasione per crescere e conoscerci :)

  • avatar doni scrive:

    Bellissimo leggervi …. peccato che, non avendo letto niente di Coelho, anche se solo a pezzetti nelle sue belle frasi, non sò cosa dire … Mi piacerebbe tanto sedermi e leggere, ma … ma!!!! Il tempo mi è tiranno e soprattutto in questo periodo frenetico …. magari quando potrò vi chiederò consiglio, bacioni a tutte e due vi voglio bene <3 <3

    • avatar admin scrive:

      io non sono sempre stata un’assidua lettrice, anzi ricordo che da piccola in qualche modo alcuni episodi abbiano inibito la mia voglia di leggere, e non solo, nel senso che, a furia di paragonare la mia “modalità” di lettrice a quella di Marina (secondo i più la “vera” lettrice) mi hanno convinta del fatto che non mi interessasse, come mi hanno convinta che non sapessi disegnare, non avessi grande fantasia, ecc. io ero la “musicista”, esprimevo la mia “capacità” artistica solo in questo modo…. a guardare ora da adulta il mio essere bambina, devo dire che purtroppo io sono stata TROPPO accondiscendente ed in qualche modo ho fatto sì che questi aspetti di me si celassero probabilmente per non mettere in discussione l’idea che avevano di me gli adulti che mi circondavano….. poi nel tempo per fortuna si cambia e si comincia ad essere più autonomi, per cui ho cominciato a provare tantissime cose che mi ero in qualche modo nascosta ed ho scoperto diversi aspetti fino ad allora sconosciuti che ho iniziato ad assecondare…. e fra le tante ho scoperto il piacere della lettura, e ti dirò, il tempo, quando ne sento proprio la necessità, lo trovo sempre! ed è un vero piacere! :)

  • avatar Peppe E Marzia scrive:

    Leggo quanto scrivi carissima Paola e mi piace annotare anche la mia esperienza.
    Anch’io come te, sin da sempre riverso su carta tutte le emozioni e le sensazioni che vivo. Sin da bambina.
    E’ stato sin da sempre molto spontaneo e riconosco il tuo frenetico desiderio di trovare la penna e carta. Solo dopo essermi riletta, il momento che stavo affontando, trovava il suo equilibrio. E non basta…. a volte accade che il manoscritto ritorna utile per confrontarti nel tempo con te stessa e con gli altri. O addirittura diventa fonte di testimonianza.
    Ma il mio persolale e intimo rapporto con il libro e la rivelazione di una dimensione misteriosa, senza tempo o spazio, nella quale divento: protagonista principale, o scrittore stesso, o critico letterario, o personaggio che si imbatte in qualche esperienza di un familiare, parente, amico che in quel caso è protagonista dell’accaduto del momento. A volte accade che trascrino l’annotazione per valutare e correggere i miei errori…… ….. …. ….. Ecco perchè il dibattito è immediato. Posso rispondere in base alla esperienza di vita vissuta. Insomma il rapporto con il libro è intenso, completo.
    Ho vissuto anche l’esagerazione di leggere più libri contemporaneamente. Cercavo di confrontare in più libri il pensiero, con tutte le nozioni acquisite nel “simposio” personale !!!! =D !!! Sai ora cosa mi succede? Che il lavoro e le vicissitudini, mi hanno riportata alla lettura MONOLIBRO a volte adddirittura sporadica…..

    Bella la tua espressione: “almeno per il momento, non riesco a entrarci” sottolinea il tuo desiderio, a mio parere, di fare tuo il libro!

    Sono molto felice di aver avuto la possibilità, grazie a te, di esprimere il mio punto di vista, in questo meraviglioso tuo blog.
    Grazie di vero <3

    Alla prossima
    Marzia

    • avatar admin scrive:

      Marzia, credo fortemente che ciascuno abbia il diritto sacrosanto di godere del piacere del libro nella maniera più personale possibile, perché ogni forzatura rischierebbe di soffocare il piacere che se ne trae.

      si, è vero, io ci devo proprio “entrare” nel libro, e quando ci entro davvero, vorrei che il mondo si fermasse per poter leggere tutto d’un fiato fino alla fine… purtroppo non è sempre possibile, ma quando DEVO sospendere non vedo l’ora di riprendere perché la mia mente in qualche modo resta tra le pagine e mi aspetta ;)

      sono contentissima del fatto che abbia colto uno dei punti fondamentali del mio blog, lo scambio di opinioni, il confronto, senza il quale davvero non avrebbe motivo di esistere, perché mi sembrerebbe di parlare da sola: tanto varrebbe continuare a farlo su un foglio ad uso personale! ;) approfitto per segnalarti una sezione del mio blog dedicata esclusivamente ai pensieri dei miei ospiti, e ti invito a farne uso come e quando vuoi e ne senti la necessità, così da avere altri spunti di conversazione!
      questo spazio “speciale” lo trovi tra le categorie, ed è “uno spazio anche per te”: spero di leggerti anche lì quanto prima :)

  • avatar marina scrive:

    non ho mai letto Coehlo … sono stata una lettrice forsennata … ho divorato libri per tuta la vita fino a qualche anno fa, quando il braccio, gli occhi la schiena , hanno cominciato a creare il fastidio … leggevo fino a tarda notte …leggevo in autobus, all’università tra una lezione e l’altra … leggevo con i miei bambini piccoli e anche quando sono cresciuti … ho mangiato pagine di romanzi, poi di psicologia e poi di filosofia… ora cerco dentro di me le tracce … so che ci sono e affiorano all’occorrenza … sono in volata ed letto qua e là la vostra conversazione, mi riprometto di rileggerla con attenzione domani pomeriggio…
    questa frase, in questo momento della mia vita, in un certo senso mi appartiene
    – Mi basta amarlo, stare con lui nel pensiero e colorare questa bella città con i suoi passi, le sue parole, il suo aspetto. –
    alcuni giorni basta … altri no …
    ma non credo che leggerò questo autore, non so perchè, non mi ha mai attratto
    M

    • avatar admin scrive:

      anch’io non mi ci ero mai avvicinata, anzi forse ero addirittura prevenuta perché troppo popolare, poi invece, leggendo Brida, mi sono resa conto che c’è qualcosa che prende davvero.

      – Mi basta amarlo, stare con lui nel pensiero e colorare questa bella città con i suoi passi, le sue parole, il suo aspetto. –
      io credo che ci sono persone che difficilmente riescono a vivere senza amore, quindi, se non c’è nella concretezza, se non è palpabile, forse è necessario crearselo questo amore da “coccolare” a distanza, in modo astratto, mentale, anche se dovesse rivelarsi un bluff, un non-amore, una pura invenzione, perché serve per scaldare il cuore, per sentirsi viva, per avere “un motivo per…”…… e non lo trovo affatto patetico, anzi forse è addirittura una salvezza……

  • avatar marina scrive:

    è un riconoscimento della capacità di amare , che qualche volta crediamo persa per troppo dolore….

    • avatar admin scrive:

      più che un riconoscimento credo sia l’appagamento di un bisogno che nasce dalla parte più profonda di sé…..

  • avatar adele bove scrive:

    ciao paola avendo letto undici minuti che trovo mi sia piaciuto tanto… qui stasera mi state molto ma molto incuriosendo su un altro testo del suddetto scrittore il cammino di santiago uhmmmm che devo assolutamente leggere a breve e poi vi dirò……cmq aspetto brida….baciiiiiiiii

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