Frastuono

ci sono volte in cui si provano emozioni così forti da trovarsi improvvisamente immersi in una dimensione talmente strana da non sembrare vera…….

è un’esperienza di una violenza estrema, di quelle che ti segnano per tutto il resto della vita, di quelle che cambiano il tuo modo di vivere la vita……

io l’ho vissuta due volte….. 

entrambe le volte la causa scatenante sono state delle parole…..

semplici parole che improvvisamente ti rovesciano il corso della vita…..

parole pronunciate semmai in modo pacato, o semplicemente scritte, ma che arrivano come dardi infuocati lanciati nell’aria proprio per colpire la tua parte più profonda……

parole che nell’istante stesso in cui vengono percepite attraversano tutto il corpo, si appoggiano sul centro del cuore e scoppiano….. invadono contemporaneamente tutto l’addome e poi si espandono in tutte le direzioni…..

al centro dell’addome resta un buco, le gambe e le braccia non le senti più, ti senti cadere e non hai la forza di afferrare nulla, ti guardi intorno e tutto ruota con una lentezza esasperante e ti ritrovi in un mondo ovattato……

e non puoi nemmeno piangere…….

non sai nemmeno piangere…..

i rumori, le voci, sono distanti, solo un ronzìo fastidioso, vorresti sentire meglio, ti sforzi, ma non ci riesci…….

il mondo si muove lentamente, ti trovi in strada a camminare come un’automa, non sai dove stai andando, cosa stai facendo, perché ti trovi lì……non vedi le persone che ti passano accanto, senti le loro voci come fossero un LP a 16 giri……..

e maledette le lacrime che stanno sempre fisse lì, sul bordo degli occhi, e cadono proprio quando non devono…..

forse perché tutte  non riesci proprio a contenerle…..

devono andarsene per far spazio a quelle che stanno già pronte a salire…….

ed ecco che sgorgano da sole…..

per inerzia…….

e quel terribile tonfo al cuore, seguito da quel lancinante dolore all’addome e poi più niente, il vuoto, e nella mente un vortice di pensieri che si accavallano, si inseguono, si intrecciano e che non riesci a fermare perché l’unica cosa che senti sono quelle parole, che ti si ficcano come un tarlo nella mente e scavano profonde gallerie per non lasciarti più……

e ti manca l’aria, cerchi di respirare a pieni polmoni ma è come se non ci fosse ossigeno……

e la vita ti comincia a scorrere davanti come fosse un film muto in bianco e nero, come quelli di Stanlio e Ollio o Ridolini, che si muovevano a scatti rapidissimi con una musica di sottofondo buona solo ad esasperare la velocità dei rimbalzi del tonfo dal cuore all’addome e dall’addome al cuore …….

e la cupezza del loro rimbombo…….

poi, piano piano, in questo silenzioso ovattato frastuono di immagini mute e pensieri confusi, inizi ad afferrare qualche frase diversa……

frasi che ti arrivano dal passato……

e capisci che le parole che ti hanno scagliato contro sei riuscita a fermarle e le stai istintivamente usando come esca e che il groviglio di pensieri, il silenzio assordante, le immagini al rallentatore, non sono che la lotta che fanno le frasi del passato per tornare in superficie, per farsi risentire, per farsi rivivere…….

perché tu possa riflettere……

perché solo in quelle frasi troverai le risposte a tutti i tuoi perché…….

a tutti i tuoi dolori……..

perché quelle frasi saranno l’unica spinta per farti fermare, osservare….. comprendere…….. accettare……

e decidere se girare pagina o cercare di correggerla………

almeno ci provi…….

sperando che la si possa davvero correggere….. 

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