benvenuto, “dolore”!

devo dire che è un po’ di tempo che devo fare i conti con una nuova modalità di me: quella “silenziosa”………

sia chiaro, non è che mi disconosco, anzi, dico solo che non mi ri-conosco!……

all’inizio mi sono un po’ “spaventata”…..

ho sempre vissuto in una gran quantità di suoni: se non li producevo col piano o cantando attaccavo lo stereo……

c’è stato un lungo periodo in cui non riuscivo a staccarmene nemmeno in strada: la prima cosa che prendevo era l’MP3 e giravo per strada con almeno un auricolare….. l’altro lo evitavo se non altro per non finire sotto una macchina ;) ……..

ho sempre detestato il silenzio…..

finché non ho iniziato a fare vere e proprie veglie notturne volontarie ed ho scoperto la magia del silenzio delle prime ore del mattino, quelle in cui le attività umane sono per la maggior parte ferme e si può apprezzare la voce della Terra in tutte le sue espressioni…….

a questo proposito mi sono inventata un gioco: associare uno stato umano ad ogni fenomeno naturale e da questa associazione dedurre il sentimento della Terra……..

ed eccola triste quando piange attraverso la pioggerellina, infuriata con tuoni e fulmini e temporali e vento, gioiosa quando permette agli uccellini di cinguettare e svolazzare alle prime luci del mattino o alle stelle di brillare a dispetto delle luci elettriche………

beh, quel silenzio è decisamente appagante, risveglia in me sensazioni di pace ed armonia interiore difficilmente raggiungibili……..

però ho sempre continuato a godere dei miei suoni…..

improvvisamente  un giorno ho spento tutto: niente più bisogno di suonare, niente più bisogno di sentire musica, niente più bisogno di cantare……..

la musica mi deconcentrava, non riuscivo nemmeno più a fare una partita a candy crush, se provavo a cantare la voce mi si smorzava in gola, tant’è che pensavo di non saperlo nemmeno più fare _ ma poi ci sono riuscita, in macchina, da sola, a tutta voce…..

nemmeno il cervello pareva funzionare più, non riuscivo più ad afferrare e fermare i pensieri quando mi sembrava ne stesse passando uno, anzi spesso avevo la sensazione di non farlo più…….

e i contatti con le altre persone, anche quelli, sempre amati, ricercati, goduti, sia fisicamente che virtualmente, anche quelli, d’un tratto, parevano non interessarmi più……

e tutto questo mi stupiva, mi sconcertava…….

poi improvvisamente ho capito cosa stava succedendo: stavo pensando dentro…..

o meglio, più che a pensare, la mia mente era impegnata a comprendere……

e l’ho focalizzato solo dopo che  finalmente è successo……

si, perché è successo, ho COMPRESO……

 

compreso, non capito, perché comprendere implica accettare…….

ed anche se non è ancora tutto chiaro, adesso so che è tutto lì, ora devo solo mettere in ordine…….

e nell’attimo stesso in cui ho compreso mi sono sentita come se qualcosa, qualcuno, mi avesse “illuminata”……..

queste cose non accadono per caso, ma perché si vivono situazioni talmente forti, talmente al di fuori della nostra immaginazione, che annaspiamo e sappiamo che bisogna risolvere……

certe volte possiamo anche non renderci conto subito dell’enormità del momento, e razionalmente proviamo a far cambiare le cose, le persone, i fatti, e lo facciamo nonostante sappiamo bene che ce la stiamo solo cantando, perché, a meno di non essere totalmente ingenui, siamo ben coscienti che di fatto possiamo agire in modo concreto solo su tutto ciò che dipende esclusivamente dalla nostra volontà, mentre laddove sono coinvolte altre persone, altri interessi, non possiamo fare proprio nulla……  nulla tranne la nostra parte…..

forse possiamo rimediare qualche momento in cui ci sembra di aver raggiunto quella serenità in cui tanto speravamo, ma prima o poi sistematicamente tutto si rivelerà per quello che è: una semplice costruzione…….

certo, se parliamo di edifici, di oggetti, “costruire” va bene, un buon manufatto regge per anni, ma quando entriamo in altre sfere c’è poco da fare, quelle sono  quel che sono.

punto. …….

ed è inutile tentare di cambiare, a meno di non voler vivere per finta……..

perché quando si costruiscono sentimenti in fondo si costruiscono menzogne……

e anche se probabilmente non c’è  la volontà di mentire, di fingere, di fatto è così’, e la cosa più buffa è che le prime vittime di questa truffa siamo noi stessi……..

il problema non si rivela finché non se ne prende coscienza, a meno di non voler vivere alla maniera degli struzzi, con la testa nella sabbia, a vita……..

certo, alcune volte si rivela più comodo, ma io ho un problema, io odio le menzogne, odio la finzione…….

non mi piace nemmeno andare a teatro!…….

figuriamoci se potrei ipotizzare di vivere per finta……..

o in una costruzione…………

quando ci succede qualcosa di duro, doloroso, vorremmo poter tornare indietro perché non accadesse…..

perché non fosse mai accaduto……

io, almeno, l’ho desiderato diverse volte e mi sono rammaricata per non essere dotata del tasto di reset, ma nel momento in cui mi si è rivelata “la verità”, nel momento in cui ho visto pur non avendo gli occhiali sul naso, beh, mi sono detta che ho sempre sbagliato! …..

mi sono detta che l’errore più grande e frequente che abbia mai potuto commettere è stato proprio quello di non voler vivere i momenti brutti…….

le “crisi”……

ed è vero, quando ci sono quei momenti stai male, tutto sembra crollare, e cerchi di fare di tutto per mitigare, minimizzare tutto quel dolore con ogni strumento a tua disposizione, fosse pure spararsi lo stereo nelle orecchie o mettersi a cantare il proprio dolore…….

è vero, è umano, ma è sbagliato, perché tutti questi non sono altro che mezzi per distogliere la propria attenzione dalla voce interiore, l’unica vera voce che ha il dovere/diritto di dirti la sua…..

l’unica vera voce che ti può dire la verità, forse proprio quella che tu non vuoi sentire…….

e allora no……

allora basta fuggire il dolore, allora bisogna tuffarcisi nel dolore, immergercisi dalla testa ai piedi nel dolore!

per sentirlo tutto e trovarne la causa, la vera causa, perché solo conoscendo la vera causa, solo conoscendo “LA” verità, puoi prendere la decisione giusta, scegliere la strada giusta, quella che probabilmente fa più male di tutte le altre possibili a percorrerla, ma l’unica che alla fine ti donerà la serenità che rincorri da sempre…….

e allora, da oggi, che ben vengano anche le “FASI/NO”…… e allora, da oggi, benvenuto, “dolore” !

Print Friendly
Share

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>