LEI….LUI….. SCAPPARE, PERDERSI, FUGGIRE…….. Non lasciarmi andare via – R. Vecchioni

PREAMBOLO:

……Lei……

…..Lei è una donna, una donna che non ha età, non è bellissima e non è bruttissima, non è alta e non è bassa, non è magra e non è grassa, non è dolce e non è aspra, non è spudorata e non è pudica, non è arcigna e non è affabile, non è sposata e non è nubile……

………Lei è una donna che “non è”, semplicemente perché può essere me o non me, quello che avrei voluto essere o quello che non ho mai voluto essere, o quello che avevo immaginato di essere prima di conoscermi…… un’amica reale o un’amica immaginata….

………Lei è semplicemente Lei…… con tutto ciò che implica essere Lei…….

…….Lui…….

….. Lui è un uomo, un uomo che non ha età, non è alto e non è basso, non è magro e non è grasso, non è aitante e non è gracile, non è violento e non è dolce, non è insolente e non è discreto, non è galante e non è villano, non è intrigante e non è insulso, non è sposato e non è celibe……

…..Lui è un uomo che “non è”, semplicemente perché può essere il “mio Lui” o il “non mio Lui”, un amico reale o un amico immaginato, quello che avevo immaginato che fosse, quello che non avrei mai voluto incontrare o quello che avrei voluto incontrare……

……Lui è semplicemente Lui…… con tutto ciò che implica essere Lui…..

…..Lei e Lui sono semplicemente emozioni che affiorano, emozioni immaginate o vissute, desiderate o rinnegate…..

…….semplicemente emozioni………

Non lasciarmi andare via – R. Vecchioni – caricato da universalmusicitalia

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LEI: “ma se io dovessi un giorno scappare, mi rincorreresti? verresti a cercarmi? verresti a riprendermi?”…….LUI:  ”certo che verrei a riprenderti, anzi, non ti farei proprio scappare, ti fermerei prima!”…….

e venne il giorno in cui LEI scappò, ma non con le gambe…..

…….già, non con le gambe, perché sono tanti i modi di scappare! ….

….e LEI ne percorse tanti….

per prima cosa scappò con le parole, quelle parole che tanto lo irritavano, ma mentre scappava aspettava, SPERAVA,  che LUI se ne accorgesse e che l’andasse a riprendere….

……ma LUI, che poco sopportava le parole, forse perché si sentì meno oppresso, non si affacciò nemmeno per vedere dove LEI fosse, se ci fosse ancora, e a tratti, ogni volta che LEI si voltava non vista a guardarlo, sembrava addirittura risollevato ……

…..e LEI, addolorata, ma di certo non sorpresa, non si fermò, e scappò con le braccia…..

ma mentre non lo stringeva più sul suo cuore si voltava sperando di vederlo apparire, pur sapendo che l’attesa era vana…..e infatti LUI non arrivò…..

e LEI non si fermò, continuò ad andare…..

……a volte, non vista, tornava indietro per accarezzargli il viso, sfiorargli le labbra con un bacio, disegnare il profilo del suo volto con un dito mentre dormiva, sperando di farsi sognare, e LUI mai si scostava……d’altro canto Lui pensava, credeva, era convinto, che LEI stesse sempre lì….. che motivo c’era di andarla a cercare?…..

…..e ogni volta che riprendeva la sua strada LEI non sentiva, non avvertiva i suoi passi alle sue spalle…..

……allora pensò che forse doveva un po’ rallentare , trovò una panchina, prese un foglio ed una penna ed iniziò a scrivere, ed ogni volta che completava un foglio lo piegava con amore, si alzava dalla panchina cercava il masso o la roccia più bella e più evidente e vi riponeva sotto il foglio, ma non lo celava, perché LUI potesse trovarlo e leggervi tutto il suo amore…… poi cercava un’altra panchina e ricominciava a scrivere per poi cercare un’altra roccia, un altro masso….. e così andò avanti per giorni e giorni e mesi e mesi…..

……quasi un anno era passato dal primo foglio…… dal primo masso…..

…..LEI si era accorta che man mano che passavano i giorni, i mesi, i suoi passi erano sempre più pesanti, ma non erano le sue gambe a dolere, piuttosto era come se avesse qualcosa dentro che la faceva rallentare, ma non per aspettare LUI…..  di LUI non avvertiva proprio più la presenza…. eppure LEI era anche tornata più e più volte indietro per capire dove si fosse fermato…..

…. un giorno lo vide trastullarsi con sillabe volanti che non erano sue, che aveva trovato lungo la strada….  

…. e proprio in quel momento aveva capito cos’era che la tratteneva, che la faceva rallentare, che bloccava i suoi passi: era il suo cuore diventato pesante!

scoprì infatti che nel suo cuore si era conficcata una scheggia di terra ogni volta che si era fermata ad alzare le rocce e i massi per “nascondere” i suoi fogli….. se e quando LUI li avesse raccolti le schegge sarebbero cadute dal suo cuore, perché i loro occhi si sarebbero intrecciati anche senza guardarsi e avrebbero dato vita a quella luce saettante che solo due cuori uniti possono creare e che non conosce ostacoli…….

ma LUI non si era fermato a raccogliere nulla, anzi non aveva proprio mai cercato, forse si era distratto, e chissà se un giorno si sarebbe accorto della sua assenza…..

e il suo cuore si era appesantito al punto da renderle difficile, quasi impossibile camminare……

……allora LEI smise di scrivere fogli, di fermare fogli, per non farsi più fermare, per poter continuare ad andare, per trovare un modo diverso per liberarsi di tutte quelle schegge che avevano generato un macigno dentro il suo cuore…….

……”ma se io dovessi un giorno scappare mi verresti a cercare?” ripeteva il suo cuore fra un sorriso amaro ed una lacrima salata mentre LEI continuava a camminare cercando le parole per chiedere a LUI “ma ti sei accorto che sono scappata?”……… 

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